"SIATE COME LA FARFALLA CHE VOLA OLTRE IL FILO SPINATO"
Da questa frase di Liliana Segre è nata l'idea delle farfalle che si liberano dal filo spinato e volano alte nel cielo. Il nostro è un inno alla speranza. Speranza che una tragedia come quella dell'Olocausto non accada più. Ma da sola la speranza non basta. Dobbiamo ricordare, conoscere, tramandare. E volare oltre il filo spinato, proprio come le nostre farfalle.
"... Per non dimenticare! Un pensiero va a Peter, che in questa poesia ha scritto 'Voglio volare, non voglio morire. Oggi il mio pensiero lo dedico a tutti i bambini che hanno perso la vita, in particolare a Peter."
Maestra Rosaria
" 'L'istruzione non è memorizzare che Hitler ha ucciso 6 milioni di ebrei. L'istruzione è capire come è stato possibile che milioni di tedeschi comuni fossero convinti che fosse necessario farlo. L'istruzione è anche imparare a riconoscere i segni della storia quando si ripete. Noam Chomsky' Oltre a istruire i giovani a capire e a riflettere su questa grande tragedia, io farei riflettere sul perchè tutto questo ebbe inizio... Su quelle ideologie sbagliate e folli che portarono a cancellare milioni di vite umane, senza distinzione alcuna, l'annientamento materiale e fisico, privandole della loro umanità marchiata a fuoco su un braccio... Solo una serie di numeri, su un corpo nudo e scheletrico, senza sogni e speranze. Ecco che ogni anno bisogna ripartire da qui per ricordare quelle persone e ciò che loro rappresentano."
Mamma Denise
Cari bambini e bambine, voi che rappresentate la risorsa più preziosa che abbiamo per il nostro futuro e la nostra società, non scordate mai il significato di queste tre parole:
- LIBERTA': 'condizione di chi ha la possibilità di agire senza essere soggetto all'autorità o al dominio altrui'. Quante cose potete fare con la libertà? Giocare, imparare, esprimere il vostro pensiero, conoscere cose nuove, decidere ma soprattutto VIVERE! Ci fu un tempo, neanche troppo lontano, in cui un uomo decise di togliere la libertà, in qualsiasi sua forma, ad una popolazione provocando tanto dolore e sofferenza all'intera umanità.
- INDIFFERENZA: 'mancanza, spesso ostentata, di partecipazione o d'interesse'. Non coltivate mai l'indifferenza, se vedete un amico triste o una persona che vi chiede aiuto non evitatela, non fate l'errore di pensare 'ci penserà qualcun altro'. Abbiate cura di chi soffre, di chi ha bisogno d'aiuto perchè non solo regalerete un sorriso a chi ne ha bisogno ma vi sentirete meglio anche voi.
- MEMORIA: 'la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni'. I ricordi sono come i pezzi di un puzzle che ci aiutano a costruire la nostra strada: custodite quelli belli perchè vi daranno la forza necessaria per affrontare i momenti brutti poichè vi saranno utili per comprendere gli errori commessi, correggerli e non commetterli più in futuro.
Questo giorno, chiamato 'Giono della Memoria', ci serve per ricordare quanto sia essenziale la libertà nella vita di ciascuno di noi, il dolore che può provocare l'indifferenza altrui dinanzi a coloro che soffrono e non dimenticare mai gli errori del passato."
Maestra Valentina M.
"Oggi è la giornata della memoria e tutti ci sentiamo feriti da quelle immagini che riempiono la TV. La parola che mi ha colpita di più è indifferenza ed un'altra che mi ha ferita è discriminazione. Possiamo condividere post, fare cartelloni, piangere, arrabbiarci ma tutto passa allo scoccare della mezzanotte... Se non diciamo ai nostri figli che con i due mostri che ho citato sopra si combatte tutti i giorni, se gli raccomandiamo di non parlare anche se quella parola giusta fa la differenza, se gli raccomandiamo di scartare gli amici che non sono alla loro altezza, non abbiamo discriminato pure noi? E tante se ne vedono tutti i giorni... Possiamo riempirci la bocca con gli slogan, possiamo piangere ma la verità è una: abbiamo compreso davvero, la storia ci ha insegnato davvero? O comprendiamo ciò che ci fa comodo? Io penso che fino in fondo non abbiamo capito."
Cinzia
"Parto dalle parole di Primo Levi 'facendo finta di nulla'. Appunto... Bellissime e molto accessibili ai bambini le parole che Liliana Segre usa per definire l'indifferenza: 'l'indifferenza è quando nessuno ti parla, nessuno ti vede, nessuno ti pensa, nessuno ti aiuta, tutti voltano la testa dall'altra parte. E invece appunto bisogna conoscere, denunciare, reagire'. Reagire, denunciare le vessazioni, le ingiustizie non significa 'fare la spia' (quante volte abbiamo sentito queste parole sulle bocche dei nostri bambini?). Se capiranno la differenza che corre fra il 'denunciare un ebreo' e il denunciare un abuso, una prepotenza, diventeranno forse più consapevoli e forti di fronte anche ad episodi di bullismo. Qui entra in gioco un altro grande tema: il branco: se riusciranno a paragonarlo al nazismo forse riusciremo a vedere una generazione migliore."
Nonna Eletta
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