lunedì 25 maggio 2020

LE SOLUZIONI: UN PO' DI VOGHERA...

La nostra caccia al tesoro è terminata, come del resto la Sensia! Con questo gioco abbiamo voluto ricordare una festa molto importante per i vogheresi (e non solo!) ma anche toccare alcuni dei luoghi più rappresentativi della nostra città... Ecco le SOLUZIONI con una breve descrizione delle tappe toccate durante il nostro tour virtuale.



La Sensia quando ancora si festeggiava al Castello Visconteo



INDIZIO 1. DUOMO - COLLEGIATA S. LORENZO MARTIRE

OGNI ANNO, DURANTE L'ASCENSIONE,


ALL'INTERNO DI QUESTA CHIESA
AVVIENE COME DA COPIONE
DELLA SPINA LA DISCESA.

Costruita sulle rovine della vecchia chiesa a partire dal maggio 1605 su progetto dell’architetto bolognese Antonio Maria Corbetta. Viene completata con l’edificazione della facciata dall’ingegnere milanese Carlo Macciachini dal 1874 al 1875. Al suo interno si può ammirare il pregevole organo realizzato dalla famiglia di organari “Serassi” del 1833. Presso il portale destro si trovano un epigrafe e tre rilievi uno dei quali raffigurante San Bovo, patrono della città, le cui spoglie sono custodite sotto l’altare maggiore dal 1953. Il santo di origine provenzale (Noyer) morì a Voghera nel 986 mentre faceva ritorno da un pellegrinaggio a Roma.


L’interno dell’edificio è diviso in tre grandi navate che portano alla maestosa cupola centrale. Degno di nota è il secondo altare destro, risalente al XVII sec. nel quale si può ammirare l’affresco della Madonna del Soccorso risalente al 1496 attribuita a tale Andrino di Edesia. Il Duomo ospita alcune opere di Paolo Borroni, una “Addolorata” presente nella Cappella di S. Teresa e gli affreschi a decoro della succitata Cappella del Soccorso (la lunetta dell’Annunciazione, il volo di angeli e le due figure ai lati dell’altare) e una “Madonna di Pompei” del Macerati. Nella Sacrestia sono conservati arredi e paramenti sacri tra i quali due “funicelle” e un “piviale” con “stolone e capino” ricamati in oro donati da San Pio V° nel 1571.





INDIZIO 2. EX MANICOMIO


FANTASMI E SPETTRI ORA PUOI TROVARE

MA NON TI DEVI SPAVENTARE.
MEGLIO ADESSO CHE E' ABBANDONATO
DI QUANDO, CHI VI ERA DENTRO, VENIVA TORTURATO.

L’ex manicomio di Voghera in provincia di Pavia, attualmente abbandonato, fu concepito da Cesare Lombroso (Verona, 6 novembre 1835 – Torino, 19 ottobre 1909), notoriamente uno dei padri della criminologia, che a partire dai primi anni del 1862 insegnò Psichiatria nel capoluogo lombardo. L’edificio fu inaugurato nel 1876.Venne costruito fuori dal centro abitato, per tenere completamente separati i “matti” dai “sani”, come si usava fare in quell’epoca, in cui queste persone erano totalmente discriminate. E’ un’enorme struttura, di 63mila metri quadrati, con aree a pianta circolare dette “la rotonde dei furiosi”, dove venivano ospitati i degenti più violenti. Complessivamente arrivò ad ospitare 1.029 pazienti e ad avere oltre 400 dipendenti. Venne chiusa nel 1998. La direzione del dipartimento di salute mentale dell’Azienda Ospedaliera ne è proprietaria.






INDIZIO 3. PALAZZO GOUNELA - MUNICIPIO


IL NOME HA PRESO DA UN PITTORESCO CITTADINO
UN FURIERE DI SPICCO, NON UN CONTADINO!
TRA LE SUE MURA C'E' SEMPRE SCOMPIGLIO,
E' LI' CHE SI RIUNISCE IL CONSIGLIO!


Realizzato in stile neoclassico e caratterizzato dal timpano sostenuto da quattro grandi colonne, si affaccia in posizione privilegiata su piazza Duomo dove un tempo sorgeva l’antico pretorio. Progettato, su incarico del Comune dall’architetto milanese Giacomo Maraglia nel 1829, viene poi realizzato, con alcune modifiche al progetto originale, tra il 1844 al 1847 dall’architetto torinese Gioacchino dell’Isola Del Borghetto. La decorazione della sala consiliare fu attuata dal pittore Angelo Moia e l’affresco del soffitto, con la cerimonia della nomina di Voghera a città, dal pittore torinese Paolo Emilio Morgari. E’ detto anche “Palazzo Gounela” dal nome in dialetto vogherese del civico furiere Giuseppe Gonnella, pittoresco personaggio di spicco della vita cittadina dell’800.





INDIZIO 4. CASTELLO VISCONTEO

PRIMA FU UN "CASTRUM", POI UNA FORTEZZA,
E' STATO ANCHE UNA PRIGIONE DOPO VISCONTI.
OGGI HA RIPRESO LA SUA ANTICA BELLEZZA
ED E' DIVENTATO UN MUSEO, ALLA FINE DEI CONTI!

Costruito secondo i disegni di Ottorello de Meda e Andrea da Mutina a partire dal 1372 per ordine di Galeazzo Visconti II. Il prospetto nord ha subito profonde manomissioni mentre il prospetto sud è il più conservato. Le pareti nella sala quadrata dell’ala est conservano frammenti di affreschi raffiguranti le Muse attribuibili al Bartolomeo Suardi detto il Bramantino e risalenti alla fine del XV sec. Da alcuni anni viene periodicamente aperto per manifestazioni di carattere culturale, mostre e concerti animano i mesi di maggio-giugno e di settembre-ottobre. Attualmente di proprietà del Demanio.



INDIZIO 5. CHIESA SANTI GIORGIO E ILARIO (CHIESA ROSSA)


E' BELLA, ANTICA, ROSSA
E STA DENTRO AD UNA "FOSSA".
TRA STEMMI E STENDARDI DELLA CAVALLERIA
SPOSARSI LI' E' UNA VERA SCHICCHERIA!
Edificata nel XII secolo e dedicata a Sant’Ilario, secondo alcune fonti sui resti di un tempio preesistente di epoca longobarda. Ha subito nei secoli molti restauri, di cui l’ultimo nel 1956, anno in cui venne prescelta quale Tempio Sacrario della Cavalleria Italiana e dedicata ai Santi Giorgio e Ilario. In passato venne utilizzata per raccogliere i morti di peste (1630) e nell’800 come deposito polveri per la Caserma di Cavalleria. E’ popolarmente detta Chiesa Rossa, dal tipico colore del laterizio nel quale è costruita. L’interno è adornato con gli stemmi di tutti i Reggimenti dell'Arma di Cavalleria.



INDIZIO 6. TEATRO SOCIALE



UN GIOVANE TOSCANINI VI E' STATO OSPITATO,

CHISSA' QUALE OPERA AVRA' RAPPRESENTATO?
UN LUOGO COME QUESTO E' IMPORTANTE IN OGNI CITTA',
CHISSA' SE ANCHE VOGHERA LO RIAPRIRA'?

Progettato nel 1836 dall’architetto milanese Giacomo Moraglia, su incarico della Società del Teatro, viene realizzato, con alcune modifiche al progetto originale, dal 1842 al 1845 dall’architetto torinese Gioacchino Dell’Isola del Borghetto. Ad Angelo Moia si devono gli scenari in numero di diciotto e ai fratelli Morgari il sipario raffigurante il passaggio delle ore; gli ornati in stucco della facciata sono stati eseguiti dal torinese Giovanni Gibello e il bassorilievo in bronzo raffigurante Giuseppe Verdi è opera del milanese Enrico Cassi. Ha una capienza di oltre 400 posti con 62 palchi disposti su tre ordini. Inaugurato il 18 aprile 1845 con “I Lombardi alla prima crociata” di Giuseppe Verdi, ospitò tra gli innumerevoli artisti che ivi operarono Arturo Toscanini. Grazie all'impegno del Comune di Voghera e di partner privati, quali Fondazione Cariplo ed Esselunga, a breve partiranno i lavori di restauro che porteranno ad alzare il sipario entro due anni.


INDIZIO 7. VIA EMILIA

STRA DRITA, STRA DRITA,
AD VUGHERA T'E' LA VITA
T'E' STORTA ME UNA BISA,
TE VA UN PO' DA CHI E DA LA
AM PIASARI SAVE, SPIAGHIM UN PO' AL PARCHE',
STRA DRITA, STRA DRITA, STRA DRITA I T'HAN CIAMA'?
Ha origine da Piazza Meardi e rappresenta la via principale del centro cittadino; risulta quasi interamente adibita ad area pedonale e su di essa si aprono numerose attività commerciali e si trovano alcuni tra i palazzi più significativi della città.



INDIZIO 8. PONTE ROSSO

LE DUE PARTI DELLA CITTA' UNISCE,


SI TROVA SULL'ACQUA, SI CAPISCE!
E' DI UN COLORE PARTICOLARE,
HAI MAI PROVATO A GUARDARE?

Era chiamato ponte di S. Alessandria; era nell'angolo a levante della riva dello Staffora e a mezzogiorno dell'antica strada Romea. Dal popolo era chiamato "ar pont ad preda", nel vernacolo locale "il ponte di pietra". Ora questo appellativo è passato al nuovo ponte inaugurato nel 1938 un centinaio di metri più a nord.







INDIZIO 9. PALAZZO NAVA


LA LEGGENDA NARRA CHE, CHI SOTTO VI E' PASSATO,
PER IL RESTO DELLA VITA E' STATO SFORTUNATO.
STEMMI E SCUDI VI SONO RAFFIGURATI,
E' UN ESEMPIO MEDIEVALE DEI TEMPI PASSATI.

Edificio ricostruito all'inizio del XX sec. mantenendo l'impostazione medievale dei palazzi che cingevano la piazza Duomo. Si notino le arcate ogivali e il soffitto ligneo del porticato. Al primo piano l'unico esempio nella piazza di finestre a sesto acuto mentre nella parte sommitale sono raffigurati stemmi e scudi.





TESORO. SCUOLA PRIMARIA DINO PROVENZAL


L'ULTIMO LUOGO E' IL PIU' INTERESSANTE
ANCHE SE ORA E' DISTANTE...
CHI LO FREQUENTA VALE ORO,
QUESTO E' IL VERO TESORO!

Della nostra scuola avremo modo di parlarne a breve... STAY TUNED!

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