LA LIBRERIA DI (B)HOOK

Cari bimbi,
 in questa sezione possiamo condividere la passione per la lettura! Leggere è davvero importante perché è il modo migliore per evadere dalla realtà e scatenare la fantasia! Attraverso le pagine di un libro o di una storia possiamo liberare l'immaginazione sognando luoghi incantati, duelli, eroi, mondi lontani... Proprio come Wendy che, grazie alle sue storie, ha conosciuto Peter Pan!


 Martedì, 2/06/2020


                                     La Repubblica a piccoli passi: Amazon.it: Vitaliano, Fausto ...
Sabato, 23/5/2020
Perché dalla scuola e dalle famiglie parta sempre l'iniziativa di formare una generazione consapevole e responsabile.


GIOVEDì, 21.5.2020

Sempre in tema di tesori e di Pirati, vi consigliamo la lettura di un'avventura senza tempo di  Billy  Bones e Long John Silver e la loro Isola del tesoro di Robert Louis Stevenson


                                                    https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/8/83/Treasure_Island-Scribner%27s-1911.jpg




MARTEDI' 5/05/2020







                           Manzoni cinque maggio
Appena pronunci o leggi questa data , 5 maggio, non puoi non pensare a loro: Napoleone e Manzoni.
Se hai studiato l'ode di Manzoni (celeberrimo scrittore milanese) scritta in occasione della morte di Napoleone (grande politico e generale francese) , sia che tu l'abbia amata per la bellezza dei versi o l'abbia odiata per la difficoltà e la severità dei versi non puoi assolutamente dimenticare quest'ode che dopo 200 anni(il prossimo anno quest'ode compirà ben 200 anni!) continua a sedurci.
Se la conoscete rileggetela e magari recitatela oggi insieme a noi, se non l'avete mai letta approfittate dell'occasione che vi offriamo e leggetela insieme a noi.
BUONA LETTURA!

Il cinque maggio

Ei fu. Siccome immobile,
Dato il mortal sospiro,
Stette la spoglia immemore
Orba di tanto spiro,
Così percossa, attonita
La terra al nunzio sta,
Muta pensando all’ultima
Ora dell’uom fatale;
Nè sa quando una simile
Orma di piè mortale
La sua cruenta polvere
A calpestar verrà.
Lui folgorante in solio
Vide il mio genio e tacque;
Quando, con vece assidua,
Cadde, risorse e giacque,
Di mille voci al sonito
Mista la sua non ha:
Vergin di servo encomio
E di codardo oltraggio,
Sorge or commosso al subito
Sparir di tanto raggio:
E scioglie all’urna un cantico
Che forse non morrà.
Dall’Alpi alle Piramidi,
Dal Manzanarre al Reno,
Di quel securo il fulmine
Tenea dietro al baleno;
Scoppiò da Scilla al Tanai,
Dall’uno all’altro mar.
Fu vera gloria? Ai posteri
L’ardua sentenza: nui
Chiniam la fronte al Massimo
Fattor, che volle in lui
Del creator suo spirito
Più vasta orma stampar.
La procellosa e trepida
Gioia d’un gran disegno,
L’ansia d’un cor che indocile
Serve, pensando al regno;
E il giunge, e tiene un premio
Ch’era follia sperar;
Tutto ei provò: la gloria
Maggior dopo il periglio,
La fuga e la vittoria,
La reggia e il tristo esiglio:
Due volte nella polvere,
Due volte sull’altar.
Ei si nomò: due secoli,
L’un contro l’altro armato,
Sommessi a lui si volsero,
Come aspettando il fato;
Ei fe’ silenzio, ed arbitro
S’assise in mezzo a lor.
E sparve, e i dì nell’ozio
Chiuse in sì breve sponda,
Segno d’immensa invidia
E di pietà profonda,
D’inestinguibil odio
E d’indomato amor.
Come sul capo al naufrago
L’onda s’avvolve e pesa,
L’onda su cui del misero,
Alta pur dianzi e tesa,
Scorrea la vista a scernere
Prode remote invan;
Tal su quell’alma il cumulo
Delle memorie scese!
Oh quante volte ai posteri
Narrar se stesso imprese,
E sull’eterne pagine
Cadde la stanca man!
Oh quante volte, al tacito
Morir d’un giorno inerte,
Chinati i rai fulminei,
Le braccia al sen conserte,
Stette, e dei dì che furono
L’assalse il sovvenir!
E ripensò le mobili
Tende, e i percossi valli,
E il lampo de’ manipoli,
E l’onda dei cavalli,
E il concitato imperio,
E il celere ubbidir.
Ahi! forse a tanto strazio
Cadde lo spirto anelo,
E disperò: ma valida
Venne una man dal cielo,
E in più spirabil aere
Pietosa il trasportò;
E l’avviò, pei floridi
Sentier della speranza,
Ai campi eterni, al premio
Che i desidéri avanza,
Dov’è silenzio e tenebre
La gloria che passò.
Bella Immortal! benefica
Fede ai trionfi avvezza!
Scrivi ancor questo, allegrati;
Chè più superba altezza
Al disonor del Golgota
Giammai non si chinò.
Tu dalle stanche ceneri
Sperdi ogni ria parola:
Il Dio che atterra e suscita,
Che affanna e che consola,
Sulla deserta coltrice
Accanto a lui posò.


 VENERDì, 1/05/2020


Com'è ora la costituzione italiana – La Tribuna Online
Art. 1 "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione".
"È il primo articolo della nostra Carta fondamentale ma tu non sai ancora né cosa sia un Articolo né cosa sia una Carta fondamentale, eppure son sicura che tu sia in grado di capire il concetto di "Democrazia fondata sul Lavoro" (anche più di quanto recentemente sappiano fare i nostri governanti).
Sì perché anche se tu non parli ancora, piccolo mio, sicuramente sei già in grado di capire due concetti di cui, ormai, si fa un uso-abuso: quello di CASA e quello di LAVORO.
So che lo capisci perché vedo la tua espressione serena del mattino quando ti lascio e la maestra ti dice di augurarmi "buon LAVORO".
Non sai bene cosa sia questo fantomatico "LAVORO" di cui tutti parlano e taluni si sciacquano la bocca ma sai, perché lo percepisci nella quotidianità, quanto sia importante per i tuoi genitori e ormai hai capito che fa parte delle nostre vite e (quindi anche della tua).
Sai anche che questo "LAVORO" ha e deve avere una durata giornaliera limitata, decorsa la quale, torneremo a prenderti e ti diremo, come ogni giorno, "Andiamo a CASA!" .
Eh già : "CASA e LAVORO" son due parole che conosci ormai molto bene nonostante tu non le abbia ancora pronunciate con il suono della tua voce.
Saranno tra le prime parole che imparerai ed è con esse che potrai intendere il significante DEMOCRAZIA da riempire di significato ogni giorno della tua vita, con le tue azioni e quelle di chi ti circonda, a partire da questo tuo primo anno di vita.
Sì perché la Democrazia può essere definita, per semplificare, come una CASA GRANDE, in cui tutti LAVORANO e tutti tornano a casa.
TUTTI sono le mamme e i babbi, i nonni, gli zii, gli amici, le sorelle o fratelli ... Loro sono TUTTI, sono IL POPOLO, il "DEMOS". E loro TUTTI lavorano, ciascuno a modo proprio, contribuendo per la GRANDE CASA per poi tornare nella loro PICCOLA CASA gratificati e nobilitati dal proprio Lavoro.
Dico TUTTI perché così dovrebbe essere, il linea di principio, TUTTI dovrebbero avere un LAVORO e una CASA ma forse tu, in questo momento, ti chiederai solo come mai stia qui a cercare di spiegarti l'Art.1 della Costituzione proprio nel giorno del tuo compleanno.
Ebbene son qui a spiegartelo proprio oggi perché il giorno del tuo 1°compleanno coincide, legalmente, con la fine del periodo lavorativo di permessi per la maternità e segna, pertanto, una tappa fondamentale per entrambi e non solo perché reciderà il nostro cordone ombelicale, per la seconda volta, ma soprattutto perché passerai più tempo nella Grande CASA e meno nella Piccola CASA.
Ecco perché è importante che tu possa comprendere il senso del limite, nella GRANDE come nella PICCOLA casa.
Perché i NO valgono soprattutto quando sei nella GRANDE CASA.
Mi guardi come per dire che voi bambini non avete il concetto del limite. Anzi, voi sfidate ogni limite, persino quello di gravità.
Ecco, hai ragione. E Sai? Ti dirò di più: neanche i grandi ce l'hanno, "quel senso del limite", e hanno avuto bisogno di metterlo per iscritto per autolimitarsi e rendere La GRANDE CASA accessibile a tutti ma pochi, davvero pochi, conoscono il vero significato dell'Art.1 della Costituzione, così come esso dovrebbe essere inteso.
È come andare al nido e sapere che TUTTI, nella GRANDE CASA, hanno il potere di esprimersi, di giocare, di urlare, di mangiare ma ciascuno deve autolimitarsi affinché possa convivere con gli altri senza passare tutto il tempo a piangere per le Prepotenze altrui.
Ecco dove inizia il tuo limite, piccolo mio: il tuo limite inizia dove finisce il tuo potere e il tuo potere finisce laddove inizia quello degli altri.
Ma questa è un'altra storia ..."
Flavia Zarba


Giovedì 16/04/2020

Poche parole per salutare il grande scrittore Luis Sepulveda: VOLA SOLO CHI OSA FARLO!




Martedì, 14/04/2013

A 40 anni dalla sua morte Gianni Rodari è uno degli scrittori più amati da bambini e maestri in tutto il mondo. La sua freschezza e la sua delicatezza nei confronti dei bambini e dei ragazzi lo hanno reso un maestro di humor e di originalità. Snobbato dalla critica (può piacere o no) rimane uno dei principali inventori di storie, capace di accendere la fantasia di grandi e piccini...




Contributo di Jessica - IV A








Ciao bimbi,
  finalmente abbiamo avuto la prima richiesta: degli audiolibri. Queste che postiamo sono delle brevi storie da ascoltare, semplici e carine. Vi terranno compagnia per qualche minuto ma, una volta terminate, potete fare dei bei disegni che le rappresentino! Buon ascolto! 






Sabato 11 aprile 2020
La storia di Cappuccetto Rosso raccontata dal lupo di Lief Fearn

La foresta era la mia casa: ci vivevo e ne avevo cura. Cercavo di tenerla linda e pulita.
Quando un giorno di sole, mentre stavo ripulendo della spazzatura che un camper aveva lasciato dietro di sé, udii dei passi.
Con un salto mi nascosi dietro un albero e vidi una ragazzina piuttosto insignificante che scendeva lungo il sentiero portando un cestino.
Sospettai subito di lei perché vestiva in modo buffo, tutta in rosso, con la testa celata come se non volesse farsi riconoscere.
Naturalmente mi fermai per controllare chi fosse: le chiesi chi era, dove stava andando e cose del genere.
Mi raccontò che stava andando a casa di sua nonna a portarle il pranzo.
Mi sembrò una persona fondamentalmente onesta, ma si trovava nella mia foresta e certamente appariva sospetta con quello strano cappellino.
Così decisi di insegnarle semplicemente quanto era pericoloso attraversare la foresta senza farsi annunciare e vestita in modo così buffo.


La lasciai andare per la sua strada ma corsi avanti a casa di sua nonna.
Quando vidi quella simpatica vecchietta le spiegai il mio problema e lei acconsentì che sua nipote aveva immediatamente bisogno di una lezione.
Fu d’accordo di stare fuori dalla casa fino a che non l’avessi chiamata, di fatto si nascose sotto il letto.
Quando arrivò la ragazza la invitai nella camera da letto mentre io mi ero coricato vestito come sua nonna.
La ragazza, tutta bianca e rossa, entrò e disse qualcosa di poco simpatico sulle mie grosse orecchie.
Ero già stato insultato prima di allora, così feci del mio meglio suggerendole che le mie grosse orecchie mi avrebbero permesso di udirla meglio.
Ora, quello che volevo dire era che mi piaceva e volevo prestare molta attenzione a ciò che stava dicendo, ma lei fece un altro commento sui miei occhi sporgenti.
Adesso puoi immaginare quello che cominciai a provare per questa ragazza, che mostrava un aspetto così carino ma che era evidentemente una bella antipatica.
E ancora, visto che per me è ormai un atteggiamento acquisito porgere l’altra guancia, le dissi che i miei grossi occhi mi servivano per vederla meglio.
L’insulto successivo mi ferì veramente: ho infatti questo problema dei denti grossi.
E quella ragazzina fece un commento insultante riferito a loro.
Lo so che avrei dovuto controllarmi, ma saltai giù dal letto e ringhiai che i miei denti mi sarebbero serviti per mangiarla meglio!
Adesso, diciamoci la verità, nessun lupo mangerebbe mai una ragazzina, tutti lo sanno; ma quella pazza di una ragazza incominciò a correre per la casa urlando, con me che la inseguivo per cercare di calmarla.
Mi ero tolto i vestiti della nonna, ma è stato peggio.
Improvvisamente la porta si aprì di schianto ed ecco un grosso guardiacaccia con un’ascia…
Lo guardai e fu chiaro che ero nei pasticci…
C’era una finestra aperta dietro di me e scappai fuori.
Mi piacerebbe dire che è la fine di tutta la faccenda, ma quella nonna non raccontò mai la mia versione della storia.
Dopo poco cominciò a circolare la voce che io ero un tipo cattivo e antipatico e tutti incominciarono a evitarmi.
Non so più niente della ragazzina con quel buffo cappuccio rosso, ma dopo quel fatto non ho più vissuto felicemente”.


Mercoledì, 08/04/2020

La prima lettura che vi suggeriamo è legata al momento che stiamo vivendo:



https://drive.google.com/file/d/1QDRTk0uHHsqguwyZDHWZoKHOFGg46zV2/view?usp=sharing


E' molto interessante e aspettiamo i vostri commenti!

Autore: SILVIA



Giovedì, 09/04/2020

Lettura in tema!




Autore: MAESTRA PAOLA

2 commenti:

  1. Maestre ci consigliate dei siti per audiolibri per i più piccoli? Ai bimbi piacciono tanto..

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  2. VOLA LUIS. CHE SIA IL PIU' BELLO DEI TUOI VIAGGI

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