lunedì 25 gennaio 2021

LA SETTIMANA DELLA MEMORIA


Ogni giorno, a partire da oggi, pubblicheremo una citazione, un'immagine, una frase come spunto per riflettere sulla tragedia dell'Olocausto. Sarebbe giusto perdere qualche minuto al giorno in questa "settimana della memoria" per parlarne con i nostri figli, i nonni, gli amici... Ricordare e raccontare sono gli unici modi che abbiamo per evitare che si ripeta un evento così drammatico. Meditiamo insieme...

26 gennaio



"Considerate se questa e una donna,
Senza capelli e senza nome,
Senza più forza di ricordare,
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno."

Primo Levi


 25 gennaio


BRUNO: "Potresti venire a cena da noi una sera, ti va?"
SAMUEL: "No, io credo di no. Come faccio a passare la rete?"
BRUNO: "Ma questa è per non far scappare gli animali, no?"
SAMUEL: "Gli animali? No, è per non far scappare le persone."
BRUNO: "Cioè, vuoi dire che tu non puoi uscire? Perchè? Hai fatto qualcosa che non va?"
SAMUEL: Io sono ebreo."

Da "Il bambino con il pigiama a righe" J. Boyne

3 commenti:

  1. Insegniamo ai bambini ad accettare e rispettare se stessi e gli altri, a conoscere quello che è stato, facciamoli riflettere su quanto male è stato fatto, forse così, in futuro, potremo avere un mondo diverso, di pace, senza più dover sentire storie tremende come quelle dell’olocausto.

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  2. Primo Levi disse che i lagher sono nati facendo finta di nulla.Girandosi dall'altra parte quando si vede un'ingiustizia, dividendo il mondo tra "noi" e "loro", pensando che quello che accade a un'altro non.ci riguarda, pensando di essere sempre dalla parte giusta,aggiungo io.È importante raccontare quello che è successo e perché, perché è accaduto che milioni di persone, anche brave persone, si siano.girate dall'altra parte di fronte alla.sofferenza di chi era come.loro.

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  3. Spero che tanti, come me, abbiano visto ieri sera in televisione il film “Corri ragazzo, corri” che aggiungerei alla lista di quelli già proposti dalle insegnati (se siete disposti, vedendolo con i bambini, ad affrontare il tema della circoncisione). Ritengo ne valga la pena. Con una visione più ampia, non limitata ai campi di sterminio, offre diversi spunti di riflessione. Ambientato in Polonia presenta uno spaccato di vita contadina in ambiente rurale in prevalenza cattolico ma con molti ebrei. Si tratta di un film autobiografico. Il protagonista è un bambino ebreo e racconta le sue peripezie per sfuggire alla cattura dopo essere riuscito a scappare dal ghetto. La visione di questo film , la sorte dei bambini che sono riusciti, in un modo o nell’ altro, a sfuggire alla deportazione, le famiglie che hanno pensato alla salvezza dei figli, sacrificando spesso anche la propria, mi ha fatto tornare alla mente un libro altrettanto valido (che mi permetto di consigliare in ogni caso a tutti i genitori): “Una bambina senza stella” di Silvia Vegetti Finzi . Il libro parla di una bambina più fortunata di tante altre, la persecuzione contro gli ebrei qui è forse uno sfondo marginale, ma il dolore, la sofferenza dei bambini, la loro capacità di reagire, sono senza dove e senza quando.

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