Cari papà,
è un pò tardi, le giornate sono sempre frenetiche. Tra impegni vari e DAD (che tra l'altro in inglese significa PAPA', siete un po' ovunque!) arriviamo a sera in un attimo. Ma qualche riga rivolta a voi è doverosa. Vorremmo partire da questa frase, scritta dal poeta inglese Herbert: "Un padre è meglio di cento insegnanti". E' vero, da un padre si possono imparare tante cose, prima di tutto a vivere. Un figlio prende sempre esempio dai propri genitori. La figura del papà evoca protezione, saggezza, forza. Umberto Eco diceva: "Credo che si diventi quel che nostro padre ci ha insegnato nei tempi morti, mentre non si preoccupava di educarci". Noi figli guardiamo sempre nostro padre, spesso in segreto. Rimangono impressi il suo profumo, la sua barba pungente, il suo sguardo vigile, quel modo verace di mangiare le lasagne, il nodo storto della cravatta, gli abbracci lunghi e stretti... Il nostro rapporto con i papà è fatto di momenti: una costruzione in salotto, un panino arrangiato con gli avanzi in assenza della mamma, una storia inventata di sana pianta, codini storti e calzini spaiati, una parolaccia scappata, una risata urlata a gran voce! Ecco, cari papà, questi attimi rimarranno impressi nella nostra mente per sempre. Dateci il vostro tempo, teneteci la mano un minuto in più, lavorate un minuto in meno! Perchè è proprio vero che "il papà è il primo eroe di un figlio e il primo amore di una figlia"!
I bimbi e i maestri della Provenzal, che sono anche figli.
"Tutti i papà hanno il loro fischio speciale,
il loro richiamo speciale.
Il loro modo di bussare.
Il loro modo di camminare.
Il loro marchio sulla nostra vita.
Crediamo di dimenticarcene, ma poi,
nel buio, sentiamo un trillare di note
e il nostro cuore si sente sollevato.
E abbiamo di nuovo cinque anni:
stiamo aspettando di udire i passi di papà
sulla ghiaia del vialetto."
Pam Brown
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